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Se Li non vende entro 48 ore il ricorso al Tas sarà quasi inutile
Le prossime 48 ore decideranno il futuro del Milan. Se non ci sarà la cessione della società ci saranno poche possibilità di vincere il ricorso al Tas
Nella giornata di oggi, a distanza di poche ore, sono arrivate due notizie bomba per i tifosi rossoneri. La prima riguarda la trattativa saltata (temporaneamente) tra Yonghong Li e Rocco Commisso; la seconda, invece, è la sentenza della Uefa che ha decretato un anno di esclusione dalle coppe europee per il Milan. La dirigenza rossonera è già al lavoro per preparare il ricorso al Tas di Losanna, ma questo potrebbe non bastare per convincere i giudici. Tutto dipenderà dal presidente del Milan.
COMMISSO – Secondo fonti vicine al proprietario dei Cosmos, la trattativa per la cessione della società rossonera non sarebbe del tutto compromessa. Il presidente cinese del Milan sta pericolosamente giocando al rialzo, aspetto che non è piaciuto per nulla all’italo-americano. Tuttavia, Commisso aspetterà ancora fino a venerdì per chiudere l’affare, poi mollerà la presa. Probabile che il tycoon, convinto ad investire nel nostro paese, a quel punto provi ad acquistare un altro club italiano (possibilmente di Serie A).
#ACMilan will appeal before the Court of Arbitration for Sport in Lausanne 👇🏻https://t.co/02piQBRXf3
— AC Milan (@acmilan) June 27, 2018
TAS – Il problema per il Milan è il tempo. Commisso avrebbe voluto presentarsi di persona a Losanna per far ammettere i rossoneri all’Europa League. Più passa il tempo, più le possibilità per il Milan di giocare in Europa diminuiscono. Per questo motivo, i componenti del cda (soprattuto la parte italiana) starebbe mettendo pressione a Yonghong Li: una scelta apparentemente autolesionista da parte dei dirigenti, ma che va letta alla luce della promessa da parte dell’imprenditore americano di mantenere il quadro dirigenziale attuale in società.