News

Seedorf, la verità sul suo passato da tecnico rossonero tra rimpianti e delusione

Pubblicato

su

Clarence Seedorf in occasione del rinnovo di Gattuso racconta un po’ del proprio passato da tecnico del Milan, un’esperienza che ancora oggi gli lascia un po’ di amaro per come terminata

Allena il Deportivo La Coruna Clarence Seedorf, lo stesso Deportivo che nel 2004 fu protagonista di quella clamorosa eliminazione inflitta ai rossoneri ai quarti di finale di Champions League. C’era anche Gattuso quella notte, lo stesso Gattuso che ieri ha rinnovato il contratto  come tecnico del Milan, tra gli auguri di cuore dell’ex compagno di squadra di quel Milan da sogno. Seedorf ha parlato della sua ex squadra durante un’intervista a Fox Sports, raccontando del presente ma soprattutto del passato, senza ovviamente dimenticare i complimenti al suo ex compagno di tante vittorie: «Credo che la grande differenza tra me e Gattuso è che la società, ai miei tempi, non era tranquilla. Io ho pagato sicuramente cose esterne non legate al calcio. C’è stata una confusione generale che è andata avanti fino alla vendita della società. E’ stata una grande delusione e un grande dolore personale per non aver potuto fare un percorso più lungo. Dispiace perché avevo lasciato il calcio per venire ad allenare e aiutare la mia squadra in difficoltà. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto 35 punti ma non ci vuole solo quello. Sono contento che Gattuso abbia trovato una situazione più stabile e questo ha fatto la differenza per l’ambiente. Sarei rimasto volentieri. Sono felice che i tifosi possano tornare ad aver un po’ di tranquillità e certezze. In questa fase qualcosa di meglio si sta vedendo in generale”.

QUELLA NOTTE A LA CORUNA: Deportivo e Milan come sopra citato ricordano a Seedorf anche il clamoroso 0-4 della Champions League 2003/2004, con i rossoneri di Ancelotti  eliminati ai quarti di finale dopo aver vinto 4-1 la gara di andata: «Quel 4-0 è la partita più brutta della mia vita. Peggio anche di Istanbul. Mourinho ci deve ancora ringraziare per essere diventato un grande allenatore perché quel Milan era incredibile. Quando entro al Riazor ci sono le foto dei gol che hanno fatto contro di noi quella serata. Le vedo ogni volta che scendo sul terreno di gioco e mi fanno capire che importanza ha avuto quella partita per la gente qui. Il Milan era super e quell’anno doveva fare il triplete».

 

Exit mobile version