Serie A, il racconto della 19esima giornata

La goleada della Juventus rifilata ad un Verona letteralmente massacrato allo Juventus Stadium (la seconda ai gialloblù nel giro di pochi giorni) chiude la 19esima giornata di Serie A insieme con il girone d’andata del massimo campionato. Un campionato che purtroppo da un po’ di tempo a questa parte si rivela sempre più ripetitivo, con situazioni di squadre e di classifica che non cambiano assolutamente.

Il riferimento principale va naturalmente al Milan, protagonista in negativo anche in questa giornata ormai trascorsa, caduto ancora una volta a San Siro e stavolta per mano dell’Atalanta, brava a colpire con Denis. La scala del calcio ormai lo si sa già che è diventata terra di conquista per chiunque, libero di vincere come vuole in casa nostra. Un’altra pesante sconfitta è maturata oggi per i rossoneri tra le mura amiche. Sono 7 i punti dal Napoli balzato terzo in classifica dopo aver battuto con un gol di Higuain la Lazio scesa quarta all’Olimpico e al contempo sono 4 quelli dalla Fiorentina sesta con 30 punti e vittoriosa in rimonta su un Chievo balbettante al Bentegodi. Gli uomini di Inzaghi (oggi espulso e pesantemente contestato dall’ambiente) arrivano al giro di boa con un misero ottavo posto e con 26 punti che ti tengono fuori anche dalle posizioni valide per l’accesso all’Europa League. In parole povere, si sta rivivendo la stessa stagione dello scorso anno con Allegri prima e Seedorf poi in panchina: le delusioni e il distacco dagli obiettivi prefissati continuano ad infiammare un Milan che non c’è più, privo di voglia, di carattere e di un valore a dir poco inadeguato alla storia del club.

La grande squadra capace di stupire il mondo ha cessato di esistere, dev’essere ricostruita molto gradualmente e il derby odierno perso coi nerazzurri di Colantuono, grintosi fino alla fine, è un colpo durissimo per la corsa al terzo posto, nettamente fuori portata. Per il secondo anno consecutivo l’accesso alla Champions League, la cui finale della prossima edizione è in programma a San Siro, si avvia così a dover sfumare e la Coppa Italia diventa ancor più importante per arrivare almeno in Europa League. Società senza serietà, giocatori indegni, spirito vincente estintosi; rivogliamo il nostro vecchio Milan.

Le altre concorrenti non sono di certo rimaste a guardare, Sampdoria corsara al Tardini contro un Parma in preda all’incubo Serie B, regolato per 2-0. Sull’altra sponda di Genova, un Genoa battagliero si ritrova dinanzi ad un Sassuolo pieno di vita. A Marassi viene fuori uno scoppiettante 3-3 tra due squadre in grado di offrire spettacolo in questa stagione. A restare immutato, oltre al Milan senz’anima, è il vertice della Serie A. Vedere la Juventus sempre al comando è diventato stancante perchè nessuno riesce a contrastarla ed essere alla sua altezza e così ne viene meno il fascino del calcio italiano, statico e per nulla avvincente. La Roma è l’eterna seconda da tutti conosciuta, reduce da un pareggio stentato in terra siciliana contro il Palermo, a 26 punti come i nostri rossoneri. Lo stesso punteggio lo detengono pure i cugini dell’Inter con i quali ci consoliamo a vicenda. Uno scialbo 0-0 contro l’Empoli al Castellani per gli uomini di Mancini, dal canto loro gli empolesi si apprestano ad affrontare un girone di ritorno a testa alta grazie al bel girone d’andata.

In coda, pareggia per 2-2 il Cagliari al Friuli contro l’Udinese ma per Zola la zona retrocessione si tocca con mano. Stramaccioni strizza invece l’occhio all’Europa, tanto cara ai bianconeri. Non smette di soffrire il Cesena, sconfitto al Manuzzi da un Torino pimpante nel segno di Maxi Lopez, castigatore dei romagnoli, sull’orlo del baratro similmente al Parma.

Di seguito, i risultati della 19esima ed ultima giornata d’andata di Serie A:

Empoli-Inter 0-0

Palermo-Roma 1-1

Lazio-Napoli 0-1

Cesena-Torino 2-3

Chievoverona-Fiorentina 1-2

Genoa-Sassuolo 3-3

Milan-Atalanta 0-1

Parma-Sampdoria 0-2

Udinese-Cagliari 2-2

Juventus-Hellas Verona 4-0