«Ne faccio una questione economica: i diritti tv sono indispensabili. Dobbiamo essere sicuri di avere fieno in cascina per il triennio 21-24. La priorità è massimizzare i nostri introiti, tutto il resto viene dopo».
Sui top club: «Io ho una mia idea: se big come Juventus, Napoli, Inter e Milan hanno scelto una strada, noi piccole medie dobbiamo stare tranquille e seguirli. Io non sono scettico in assoluto nei confronti dei Fondi, ma non mi convincono certe regole che hanno imposto».
Sul confronto: «De Laurentiis è il più moderno: certe considerazioni sui diritti tv lui le faceva già 3 anni fa. Mentre Andrea Agnelli, grazie anche alla presidenza dell’Eca, ha una visione più chiara e completa dei cambiamenti a cui il calcio europeo sta andando incontro. Il ruolo di Agnelli nell’Eca è un valore aggiunto per tutto il nostro sistema calcio».
Sul Covid: «Abbiamo perso 12-13 milioni a stagione. Le cessioni estive ci hanno permesso di mitigare queste perdite però hanno rallentato il progetto di crescita della nostra azienda».