2015

Shevchenko racconta il suo Milan

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Andriy Shevchenko non è un nome come gli altri per i tifosi rossoneri, è un nome che evoca ricordi fantastici e soprattutto tanti, davvero tanti gol importanti. L’ex numero 7 rossonero si racconta a Marca, ecco le dichiarazioni dell’ucraino sul Milan e sulla sua carriera:

Sul ricordo più bello :“Credo quando vinsi la Champions nel 2002-2003, all’Old Trafford. Qualcosa che sognavo fin da bambino”. Sui suoi allenatori: “Ho avuto la fortuna di lavorare con Ancelotti, Cesare Maldini, Lobanovskyi, Mourinho… e tutti mi lasciarono qualcosa. Mou per esempio è molto professionale in tutti i dettagli e sa come raggiungere certi grandi obiettivi come la finale di Champions. E’ molto sicuro in tutto quello che fa, attento al dettaglio più minimo. Lui è uno dei migliori perché ti cattura l’attenzione e ti fa stare concentrato. Ti trasforma in un vincente”. Ancelotti? “Possiede una personalità distinta. Carlo è stato calciatore, ha avuto una grande carriera come giocatore, quella che Mou non ha avuto. E’ un grande manager e una grande persona. I giocatori hanno tutti un grande rapporto con lui, io personalmente ce l’ho”. Sul suo Milan. “Gli ultimi anni sono stati complicati. E’ un club in transizione. Hanno cercato di trovare l’allenatore giusto, i giocatori adeguati, i proprietari stanno cercando di investire maggiore denaro ora. I sogni di gloria stanno tornando. La vittoria contro la Lazio è stato un grande risultato. Nel calcio bisogna lavorare sodo per raggiungere certi risultati e negli ultimi 25 anni il Milan è stato uno dei club più forti del mondo insieme a Manchester United, Chelsea, Barcellona, Real Madrid o Bayern. Tutto il mondo può avere un momento di transizione, però sono sicuro che il Milan tornerà presto, vedremo una squadra molto forte”. Mihajlovic l’allenatore giusto? “E’ un grande allenatore, un’ottima persona. Sa quello che sta facendo, possiede un carattere forte e grande speranza. Non ha mai giocato nel Milan ma nell’Inter sì, conosce la rivalità. Possiede le qualità che necessita un allenatore rossonero”. 

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