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Shevchenko RICORDA: «Ho cominciato a seguire il Milan con Sacchi, ricordo Old Trafford. Chi indossa questa maglia deve avere quelle caratteristiche lì»

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L’ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko torna a parlare dei suoi meravigliosi anni passati in maglia rossonera

Intervistato da Goal.com, Andriy Shevchenko è tornato sui suoi anni al Milan, svelando quello che è stato in assoluto il momento più bello per lui in rossonero.

A COSA PENSO QUANDO SENTO LA PAROLA MILAN – «Penso subito a Old Trafford, la stagione in cui abbiamo vinto la Champions League, il mio Milan. Un grande successo, poi l’anno dopo il campionato. Però se parliamo di Milan in generale, il Milan di van Basten, Rijkaard, Gullit, Paolo Maldini, il Milan di Sacchi che mi ha colpito cosi tanto che ho cominciato a seguire il Milan. Ero un ragazzo giovane, giovanissimo, giocavo ancora nella Primavera della Dinamo Kiev, era una grande squadra, in quegli anni là il Milan era stellare, con grandi giocatori, non si era mai visto» .

IL MILAN PIÙ FORTE IN CUI HO GIOCATO? – «Forse come rosa completa quello di Istanbul. Quel Milan lì fece una grande stagione, Avevamo in tutti i ruoli i giocatori più forti di quel momento».

CHE CARATTERISTICHE DEVE AVERE UN GIOCATORE DA MILAN – «Personalità, umiltà, qualità. Un giocatore da Milan deve dare di tutto perché San Siro è uno stadio molto difficile, molto speciale. I tifosi rossoneri si aspettano molto e tu devi dare di tutto a loro».

ANCELOTTI – «In una classifica dei migliori allenatori di sempre lo metto al top. Metto anche Lobanovsky perché è stato il mio primo allenatore e mi ha trasformato e dato tutto. Però Carlo ha vinto con tutte le squadre, ha lavorato con grandi giocatori e diverse generazioni che è ancora più difficile. Riesce ancora a dare entusiasmo, a creare un bellissimo rapporto con i giocatori e a motivarli a vincere, che è la cosa più complicata. Ancelotti è un grande».

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