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Simic: «Al Milan posso imparare dal meglio. Maldini il mio modello. Giroud mi ha detto…»

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Simic: «Al Milan posso imparare dal meglio. Maldini il mio modello. Giroud mi ha detto…». Il giovane giocatore si racconta

A Transfermarkt Germania, il giovane talento del Milan, Jan-Carlo Simic, ha parlato della sua esperienza rossonera, della telefonata con Maldini e di Giroud.

LA TELEFONATA CON MALDINI – «Da bambino seguivo e ammiravo le stelle dei campionati internazionali. La persona che mi colpì di più all’epoca fu Paolo Maldini. Lui è stato il mio modello personale. Poi, al timone del Milan è arrivato proprio Paolo Maldini. Quante volte nella vita un calciatore riceve un’offerta dal Milan? Le discussioni sono state molto piacevoli e professionali. Fa molto effetto sedersi a un tavolo con Maldini e Frederic Massara (direttore sportivo, ndr) a Casa Milan. Mi hai dato un’ottima sensazione fin dal primo momento».

L’APPROCCIO AL MILAN – «Il Milan è un club mondiale dove vige il principio del rendimento. Qui ho l’opportunità di imparare dal meglio del meglio in Europa, allenarmi con loro e competere con loro. In ogni caso, anche la prospettiva di un ambiente di club tranquillo è stato un fattore importante nella mia decisione, di cui non mi sono pentito in alcun modo».

IL PRIMO ALLENAMENTO CON LA PRIMA SQUADRA – «Il secondo giorno a Milano, il vice allenatore della prima squadra si avvicina nello spogliatoio e mi dice: ‘Prima squadra, vai, vai, veloce!’. Non ho avuto il tempo di pensare molto ed ero già sul campo di allenamento. Sono stato messo al centro della difesa da Stefano Pioli per giocare contro Olivier Giroud. Mi è sembrato un film, perché conoscevo solo giocatori come Rafael Leão, Simon Kjaer, Theo Hernández e Olivier Giroud dalla TV. Contro Giroud ho difeso con tutto il mio corpo andando avanti, ho lottato per la palla e ho preso Olivier alla coscia. Ha dovuto prendersi una pausa dalle cure e ha lasciato il campo. Mille cose mi sono passate per la testa. Quando Olivier è tornato gli ho chiesto scusa in francese. Mi ha risposto in francese: ‘Ragazzo, va bene. Non devi scusarti. Hai fatto tutto bene. Dove hai imparato il francese?’ Gli ho detto: A scuola. Il gioco è poi proseguito. Olivier Giroud è una persona assolutamente concreta e con i piedi per terra. Una star mondiale che ha mostrato ancora una volta le sue qualità ai Mondiali in Qatar. Sono rimasto molto colpito dai suoi modi».

IL RAPPORTO CON THIAW – «Ho conosciuto Malick durante l’allenamento. Lo conoscevo solo dalla TV quando era allo Schalke. È stato bello parlare tedesco con Malick. È una persona molto simpatica. Stranamente, è arrivato anche Aster Vranckx, che può anche parlare tedesco a causa del suo tempo a Wolfsburg. Vado molto d’accordo anche con Rade Krunic, si è subito offerto di aiutarmi se avessi domande o avessi bisogno di supporto. I ragazzi dei professionisti sono tutti simpatici. È divertente scambiare idee con loro».

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