HANNO DETTO

Simy: «Mi piaceva un certo Milan. Otterrò ciò che merito»

Pubblicato

su

Simy ha parlato attraverso Sportweek, il settimanale di Gazzetta dello sport, per lui sogni e aspirazioni oltre al futuro tutto da scrivere

Simy ha parlato attraverso Sportweek, il settimanale di Gazzetta dello sport, per lui sogni e aspirazioni oltre al futuro tutto da scrivere.

MI PIACEVA QUEL MILAN- «Dico solo che tifavo Arsenal perché ci giocava Kanu e mi piaceva tanto il Milan di un altro africano, George Weah».

CE LA FARÒ- «Non siamo uguali. Non saremo mai tutti uguali. Nel calcio niente è scritto. Ognuno può dire quello che vuole. Non è un problema, non lo ascolto. Io non mi permetto di criticare nessuno, perché tutti devono fare la loro strada. Io sono Simy, sono alto quasi due metri e questo mi dà dei vantaggi e degli svantaggi. Coi piedi e con la testa arrivo ad altezze dove altri non arrivano, ma negli spazi stretti non sono Messi. Io, appena mi danno la palla, devo colpirla. Posso non essere il più raffinato tecnicamente, per qualcuno sono il più scarso addirittura: non è un problema. L’unica cosa di cui io sono sicuro nella mia testa è che ogni giorno devo cercare di fare meglio del precedente. Ogni giorno devo dare tutto per i compagni. Rispettare le regole, essere un professionista, un esempio. Cercherò di fare sempre meglio, perché il calcio e la vita sono una continua evoluzione. E sono sicuro che alla fine otterrò ciò che merito».

Exit mobile version