2015
Sinisa Mihajlovic, l’allenatore che ha convinto Berlusconi
Questa mattina, attraverso un comunicato stampa del Milan, è stato ufficializzato l’esonero di Inzaghi e il passaggio di Sinisa Mihajlovic dalla panchina della Sampdoria a quella della società rossonera. Per conoscere appieno le qualità del tecnico serbo, è opportuno fare una revisione della sua carriera da allenatore finora.
BOLOGNA E SOPRATTUTTO CATANIA. Dopo 2 stagioni all’Inter come vice Mancini, nel Novembre 2008 accetta l’offerta del Bologna, ma l’esperienza con i felsinei dura appena qualche mese. L’anno seguente passa a Catania e qui avviene il primo salto di qualità: i 45 punti ottenuti sotto la sua gestione rappresentato il record di punti ottenuti dal club siciliano.
FIORENTINA E NAZIONALE SERBA. Dopo il grande traguardo, Sinisa decide di lasciare, seppur a malincuore. Nel Giugno 2010 risponde alla chiamata della Fiorentina. L’esperienza in Viola non è molto positiva e, dopo una stagione e mezza, viene esonerato. Nel Maggio 2012 viene scelto come CT della Serbia, firmando per 4 anni con l’obiettivo di qualificarsi ai Mondiali. Obiettivo fallito però, visto che la Nazionale arriva terza in un girone difficile dietro a Belgio e Croazia, ed automaticamente arriva l’esonero.
ANNI ESALTANTI ALLA SAMP. Sinisa sente nostalgia dell’Italia e nel Novembre 2013 firma per la Sampdoria, con cui ottiene 36 punti in 25 partite, ottenendo al primo anno una salvezza più che tranquilla. L’anno seguente (stagione appena terminata) Sinisa compie un autentico capolavoro, riuscendo a concludere l’annata in 7° posizione.
MILAN SICURO SU DI LUI. I miglioramenti e i risultati di Mihajlovic non sono passati inosservati al Milan, che, con una trattativa abbastanza lampo, ha rimontato il vantaggio del Napoli sul tecnico serbo. Sinisa è un allenatore molto accorto, ha grandi idee e una grinta fuori dal comune (in linea con ciò che ha mostrato come calciatore). Ha una propensione all’utilizzo dei giovani (vedasi l’impiego dei vari Romagnoli, Duncan e Okaka), caratteristica sempre apprezzata dalla dirigenza, Berlusconi in primis. Mihajlovic sa inoltre variare il modulo della sua squadra a seconda delle necessità imposte dagli avversari. Lo schema prediletto è il 4-3-3 ma non disdegna il 4-3-1-2 con un rifinitore dietro alle due punte. Molto dipenderà ovviamente dalle vicende di mercato, ma qualora dovessero arrivare Ibra e/o Jackson Martinez, siamo sicuri che Sinisa abbia le qualità e la competenza giusta per farli coesistere.