Spalletti si racconta: «Il calcio ha 3 componenti, serve l'istinto»
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Spalletti si racconta: «Il calcio ha 3 componenti, serve l’istinto animale»

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Il commissario tecnico della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, si è raccontato in una lunga intervista tra calcio e vita

Intervistato a SportWeek, Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio, si è raccontato in una lunga intervista nella quale ha toccato vari temi tra la sua vita e la sua professione di allenatore.

IL SOGNO DI VINCERE – «Diciamo che si è avverato quello che avevo quando ero piccolo».

PIU’ TEMPO LIBERO OGGI – «Beh oddio, nemmeno tanti. Ad essere sincero pensavo meglio».

ANIMALI – «Quelli che più mi incuriosiscono, quelli che a vederli mi piacciono davvero sono gli animali che possono volare, in particolare i rapaci».

CI VUOLE L’ISTINTO ANIMALE – «In generale è il mondo che è così. Poi dove ci sono poche posizioni, magari molto ambite, bisogna farsi valere…».

DI LORENZO É IL MIGLIORE AMICO – «Confermo tutto. Voglio molto bene a Giovanni e in assoluto devo dire che il gruppo che si era creato a Napoli è stato determinante per il successo. I ragazzi sono stati sempre collaborativi, ognuno pensava a sé e ai propri compagni di squadra».

IL CALCIO RELAZIONALE – «Io penso che ci sia un calcio fisico, un calcio tecnico e un calcio relazionale. Quest’ultimo è quello che fa venire meglio quello fisico e quello tecnico. Se si diventa una squadra, oltre che undici buoni calciatori, migliora il gioco e si ottengono dei risultati. É quello che voglio fare con la Nazionale».

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