Spogliatoio Milan, ecco cosa è successo! L’incantesimo si è rotto

La squadra non è più unita, iniziano a riaffiorare le ruggini. Montella deve ritrovare la compatezza fra le due anime dello spogliatoio

Il gruppo unito di inizio stagione sembra ormai un lontano ricordo. Anche il seguito a San Siro (65mila tifosi presenti allo stadio nel preliminare di Europa League) sta venendo meno fino a raggiungere i 20mila paganti nell’ultima partita contro l’Aek Atene.

Nello spogliatoio del Milan si fronteggiano due anime contrapposte. Le parole sibilline di Manuel Locatelli hanno lasciato intendere qualche malumore di troppo all’interno del gruppo. L’ex capitano Riccardo Montolivo non ha ancora digerito la fascia assegnata al nuovo arrivato Leonardo Bonucci, protetto e coccolato dalla dirigenza milanista. Con Montolivo c’è anche Ignazio Abate, vistosi superare nelle gerarchie da Fabio Borini nel ruolo di terzino destro. Ieri sulla fascia ha giocato Davide Calabria: Abate al momento rappresenta la quarta scelta di Montella.

Anche il rapporto tra il tecnico e Luca Antonelli non è mai decollato e l’alibi dei numerosi infortuni dell’ex Genoa non può reggere. I senatori del vecchio Milan non sembrano digerire il nuovo corso per diversi motivi.

Dall’altra parte c’è Bonucci che con Biglia, Kalinic e André Silva rappresenta il fiore all’occhiello della campagna acquisti di agosto. Il cambio di modulo per favorire l’ex Juventus è stato visto da molti compagni come un elemento di rottura nell’unità di intenti. Di certo anche l’episodio dell’assegnazione della maglia numero 19 con Kessie non ha agevolato l’integrazione fra tutti i giocatori. Proprio per questo motivo, in caso di ulteriore fallimento di Montella, al Milan potrebbe arrivare un allenatore carismatico (come Gattuso o Conte) capace di dare compatezza alla squadra.