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Squalifica Theo Hernandez, Pastore sbotta: «L’ammonizione sembra una cosa molto italiana»

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Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio, Pastore ha difeso Theo Hernandez dopo la squalifica

Le parole, nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio, di  Giuseppe Pastore. Il giornalista ha difeso Theo Hernandez dopo la squalifica per diffida in seguito all’ammonizione in Verona Milan per l’esultanza mal interpretata:

PAROLE – «L’ammonizione di Theo mi sembra essere una cosa molto italiana, citando Boris (nota serie TV ndr), che gli arbitri, siccome già era capitato a Doveri che aveva ammonito Lookman quando aveva fatto la sua solita esultanza (mimando gli occhiali con le mani ndr) ad Udine, difronte ad un’esultanza che non capisce, pensa che sotto c’è qualcosa di strano ed ammonisce. Era capitato sempre a Verona a Kaio Jorge in un Verona-Frosinone. Esulta col ballettino solito dei brasiliani in una zona dello stadio non troppo lontano dalla curva dell’Hellas, ma senza voler mancare di rispetto, ha visto la telecamera e si è messo a danzare in favore di questa, e subito rissa, parapiglia a bordocampo perché ‘Questo ci sta insultando, offendendo’. In realtà non è così, quasi mai i giocatori, soprattutto quelli giovani, hanno l’idea di offendere qualcuno. Anche sabato, durante Frosinone-Lazio, ho notato la psicosi dell’esultanza polemica da parte di giocatori che alla fine non hanno neanche tutto questo interesse a provocare chi, il pubblico di Verona e Frosinone? Quindi c’è questa psicosi forgiata anche da molti arbitri di vedere il male nelle esultanza, poi ieri (domenica ndr) abbiamo visto arbitro ammonisce un giocatore per averne frainteso l’esultanza, mentre un arbitro non prende provvedimenti quando un giocatore dice: ‘Guarda che tizio mi ha detto N’, e La Penna ieri se n’è lavato le mani»

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