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Squalifica Tonali, il Newcastle fa causa al Milan? Parla l’esperto: «Potrebbe, ma solo in un caso»

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Squalifica Tonali, l’avvocato Ludovic Deléchat parla della possibilità che il Newcastle faccia causa al Milan: ipotesi molto complicata

Intervistato da TMW, l’avvocato Ludovic Deléchat ha parlato così della situazione Tonali, squalificato per il caso scommesse dopo il passaggio estivo dal calciomercato Milan al Newcastle:

SITUAZIONE TONALI – «La maggior parte dei contratti di lavoro dei calciatori includono clausole relative a “grave comportamento illecito” e “discredito”, che definiscono comportamenti che potrebbero portare alla risoluzione del contratto di uno giocatore. Le definizioni specifiche di questi comportamenti possono variare da contratto a contratto. Nella Premier League, “grave comportamento illecito” copre tipicamente azioni come furto, frode, violazioni anti-doping, incapacità legate a droghe o alcol e altre violazioni gravi o inosservanze dei termini contrattuali. Determinare se le offese legate alle scommesse costituiscano un “grave comportamento illecito” può essere soggettivo, così come valutare le azioni che danneggiano l’immagine del club. I contratti nel calcio pongono l’accento sulla stabilità contrattuale, il che significa che i contratti dovrebbero essere risolti solo alla scadenza del termine o mediante accordo reciproco. La risoluzione unilaterale da parte di un club è sconsigliata e potrebbe portare a dispute legali attraverso gli organi della FIFA e il Tribunale Arbitrale dello Sport. Sebbene teoricamente il Newcastle potrebbe risolvere il contratto di Tonali, ci sono considerazioni finanziarie, commerciali e sociali che fanno sì che il Newcastle non dovrebbe rescindere il contratto di Tonali per cattiva condotta. Dal punto di vista finanziario, dovrebbero comunque pagare al Milan la parte rimanente della quota di trasferimento e perderebbero pure il valore che ci si aspettava che Tonali apportasse al club durante il suo contratto quinquennale. Dal punto di vista sociale, la risoluzione del contratto basata sull’addizione al gioco d’azzardo di Tonali potrebbe alienare i tifosi che mostrano simpatia per la sua situazione».

NEWCASTLE-TONALI – «È logico chiedersi se il Newcastle debba pagare a Tonali la sua intera retribuzione durante la sua squalifica, poiché non fornirà servizi al club. I club di calcio hanno opzioni disciplinari, tra cui multe, ma ci sono restrizioni sulla severità delle multe. Le multe che superano due settimane dello stipendio base del giocatore richiedono l’approvazione della Professional Footballer’s Association, con un limite massimo rigoroso di sei settimane di stipendio. Nonostante qualsiasi azione disciplinare, è probabile che Tonali riceva la sua intera retribuzione durante la squalifica».

CAUSA AL MILAN? – «Se si scopre che il Milan era a conoscenza dell’addizione al gioco d’azzardo di Tonali o dell’indagine condotta dalle autorità italiane, sorgono questioni legali. La maggior parte degli accordi di trasferimento includono garanzie relative alla salute e al comportamento di un giocatore. La conoscenza del Milan dei problemi di Tonali potrebbe essere considerata una violazione, rendendoli potenzialmente responsabili per un risarcimento. Tuttavia, dimostrare tale conoscenza è molto complicato e non penso che il Milan rischi qualcosa in questa vicenda. Qualsiasi reclamo richiederebbe prove sostanziali per soddisfare l’onere della prova in un tribunale o in un’azione arbitrale. Il caso del Newcastle dipenderebbe dalla dimostrazione che il Milan aveva conoscenza sufficiente dell’addizione al gioco d’azzardo di Tonali o delle indagini ad essa correlate, ed è molto improbabile dal mio punto di vista. Quindi si puo aspettare che il Newcastle dovrà pagare il montante restante del trasferimento in conformità con gli accordi in vigore».

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