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Suso: «Inter, Roma e Napoli mi hanno cercato. Il Milan non mi cede»

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Intervista esclusiva di Marca a Suso. Ecco le parole dell’esterno spagnolo rossonero che parla anche di mercato

Dall’inizio alla fine. Suso, intervistato da Marca, ha raccontato la sua esperienza al Milan, partita non al meglio ma che sta vivendo ora una fase molto positiva. ecco le parole di Suso che spiega come è nata l’idea rossonera:

«Ero a fine contratto e mi infortunai quando ero a Liverpool. Mi chiamò il Milan dicendomi che mi volevano a costo zero. Quando l’ho saputo ho detto subito sì, perché il Milan è un grande club. Mi chiamò Galliani e dissi sì. La mia storia al Milan non iniziò benissimo. Mi portavo dietro dei problemi all’adduttore dall’operazione, ho fatto fatica ad allenarmi, ma alla fine ho potuto giocare. Poi è andato via Inzaghi ed è arrivato Mihajlovic. Ho parlato con lui perché io volevo giocare e, se non lo avessi fatto al Milan, me ne sarei andato. Ma lui mi disse di no, che avrei avuto delle chance. Ho giocato solo la prima partita e a gennaio 2016 sono stato ceduto al Genoa».

STELLA DEL MILAN – «Per come mi trattano i tifosi mi sento una stella. Il sostegno che mi danno, nello stadio, nei social network, in strada… Mi danno un appoggio che prima non avevo».

MONTELLA – «Quando sono arrivato non c’era molto entusiasmo. Montella è stato bravo su questo aspetto. Ci ha dato uno stile di gioco che non è italiano. Non sembra italiano, perché gli piace far partire l’azione dalla difesa. L’altro giorno abbiamo subito gol perché abbiamo giocato palla con il portiere. Queste cose non lo infastidiscono. Mi trovo bene con lui, partendo dall’esterno e accentrandomi, mi sento più libero anche lasciando spazio al terzino.  Ma in qualsiasi posto, più interno o sull’esterno mi trovo bene».

SCUDETTO – «Penso che sia molto difficile. Non dobbiamo guardare a quello, perché lo scorso anno ci siamo qualificati in Europa League. L’obiettivo è entrare in Champions. Juve e Napoli sono due squadre molto forti. Dopo il mercato l’obiettivo del club è entrare in Champions».

BONUCCI – «Si vede che è un leader, ha tanta esperienza. Ha vinto quasi tutto con la Juventus per molti anni. Questa esperienza per un gruppo giovane come il nostro è molto importante».

DONNARUMMA – «Sarà il migliore portiere al mondo? Penso di sì. Ogni mattina in allenamento, arriva, fa il suo lavoro, niente lo preoccupa. Quello che gli viene detto, lui lo fa. Continuando su questa linea può farcela ad arrivare in alto. Quando ci alleniamo sui tiri in allenamento mi accorgo di quanto è grande quando allarga le braccia, occupa mezza porta. Se non tiri bene non riesci a segnare».

RINNOVO – «Prima avevamo parlato con Galliani, quando ancora c’era Berlusconi. Avevamo un accordo ma volevamo trovarlo con i nuovi acquirenti dopo il loro arrivo. Abbiamo parlato, qualche giorno fa si sono incontrati e tutto sta andando nella giusta direzione».

OFFERTE DALL’ITALIA – «E’ normale che i club del paese in cui giochi ti conoscano meglio. E’ vero che Inter, Napoli e Roma mi hanno cercato, ma il Milan non ha intenzione di vendermi. Non ero sul mercato, né per 25, né per 30, né per 80 milioni. Questo è un altro motivo per cui essere contento, sapere che il club conta su di te».

SPAGNA – «Non rientra nei miei piani. Sono molto felice qui e anche la mia famiglia, nel club, nella città. Mi sento a casa».

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