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Suso, ritorno al passato: il Genoa per riconquistare il Milan

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Domenica c’è Milan-Genoa, una partita decisamente particolare per Suso, l’attaccante fu rossoblu per pochi mesi nel 2016

19 presenze e 6 goal con la maglia del Genoa nella stagione 2016, quando il Milan lo mandò in prestito secco nella città Ligure, a partire dal 4 Gennaio di quell’anno. Suso, di proprietà del Milan dal 17 Gennaio del 2015, tornò poi in rossonero a conclusione della stagione 2015-16.

Domenica pomeriggio dunque Suso ritroverà la sua ex squadra, con la quale si è contraddistinto per gioco e reti segnate. Una caratteristica che al giovane attaccante del Milan non è mai mancata, tanto da convincere la dirigenza a trattenerlo per la stagione in corso insieme ad altri pochi “eletti” per l’avvio del nuovo Milan. Il rinnovo contrattuale ha poi fatto il resto a dimostrazione del fatto che Suso è un giocatore che rappresenta il Milan e in quanto tale ha bisogno trovare una posizione e soprattutto continuità.

CAMBIO DI MODULO- Con il 4-3-3 Suso sembrava intoccabile come esterno destro d’attacco, poi il passaggio al 3-5-2 e l’accentramento al fianco di un’altra punta che al Milan cambia in continuazione, come piace a Montella. Una situazione che inizialmente ha portato non poche sofferenze sul piano del rendimento di Suso, bisognoso di tempo per “dimenticare” il ruolo di esterno ed assimilare i concetti fondamentali della punta centrale. Appurate le difficoltà si cambia ancora: si passa a centrocampo come mezz’ala data la buona risposta all’esperimento di Montella nel secondo tempo del Derby. Suso da mezz’ala gioca bene e allora ecco trovata la soluzione. Alternativa? La panchina a turno con Cutrone, Kalinic ed Andrè Silva. Ad ogni modo Suso si è sempre comportato in maniera egregia di fronte al cambio di modulo che spesso lo ha portato in panchina. Anche le difficoltà emerse da centrale non sembrano aver minato lo spirito di questo giocatore che ha sempre una grande voglia di adattarsi ai cambiamenti.

MOTIVAZIONI PRE GENOA- Tuttavia la gara con l’Aek Atene ha mostrato qualche sofferenza anche per lui, come per tutto il resto della squadra (Leggi qui). Domenica sarà obbligatorio vincere, le motivazioni saranno massime ovviamente per un giocatore che affronta il suo recente passato e che ha voglia di confermarsi a prescindere dal ruolo. Molto probabilmente Montella lo riporterà in avanti, magari al fianco di Kalinic, subentrato giovedì sera a partita in corso, al posto di Andrè Silva.

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