2015
Tassotti sul Milan: “Per me è una seconda famiglia. Sul mercato…”
Nei giorni scorsi era paventata l’ipotesi che dopo 35 anni di Milan, l’esperienza in rossonero di Mauro Tassotti fosse giunta al capolinea: nonostante non rientrasse nel team di Mihajlovic, il Tasso è rimasto all’interno della società, dal momento che ricoprirà il ruolo di osservatore dei giocatori in prestito ad altre squadre. L’ex vice allenatore rossonero ha risposto alle domande di Milan Channel a riguardo:
“Son 35 anni che sono qua. Quest’anno è cambiato qualcosa, prima o poi doveva succedere, era da mettere in preventivo. Sono stato fortunato a far parte dello staff tecnico per così tanti anni, anche con allenatori alla prima esperienza come Inzaghi. Quando arriva un nuovo allenatore, ha il suo staff e ha fatto le sue legittime scelte. Non c’è nessun problema. È arrivato il momento di fare qualcosa di diverso e sono davvero contento di farla e spero di aiutare il Milan a capire meglio quali sono i giocatori che devono rimanere nell’orbita Milan”.
NUOVO RUOLO. “Con Galliani ci siamo incontrati due volte e ci siamo trovati d’accordo su tutto quando mi ha prospettato le varie possibilità. Io mi sono preso qualche giorno per pensarci e poi ci siamo incontrati di nuovo e ho preso le mie decisioni. Quello che mi affascina è quello di conoscere a fondo i ragazzi per evitare che ci sfuggano ragazzi come Darmian che poi è cresciuto molto come valore negli ultimi anni ed è sulla bocca di tutti. Cercheremo di limitare gli errori”.
MERCATO. “I giocatori che son stati presi possono già cambiare volto alla squadra, poi bisognerà vedere come si adatteranno alla squadra giocatori come Bacca e Luiz Adriano. Si parla tanto di Romagnoli, è un giocatore importante. Il costo eccessivo è relativo, se mantiene le promesse anche a 15/20 milioni può essere un buon acquisto. Se continuasse a crescere se il Milan lo prendesse si assicurerebbe la copertura del ruolo per moltissimi anni”.
INVOLUZIONE DI DE SCIGLIO. “La cosa che l’abbia frenato di più credo siano stati gli infortuni. Io sono convinto che a destra possa fare meglio, a sinistra ha bisogno di un tempo maggiore per il cross, non essendo un sinistro naturale. Capisco però che a destra ci sia Abate. Credo che Mattia abbia tutte le qualità tecniche e morali per tornare ai livelli che tutti ci aspettavamo. È successa un po’ la stessa cosa anche a Stephan, oltre alle aspettative molto alte su di lui”.