HANNO DETTO
Teocoli: «Lukaku? Ci mancava che cantasse O mia bela Madunina»
Teocoli ha parlato del Milan a Gazzetta dello sport ma anche della gara con la Juve di domenica prossima, esprimendo il proprio pensiero
Teocoli ha parlato del Milan a Gazzetta dello sport ma anche della gara con la Juve di domenica prossima, esprimendo il proprio pensiero.
SAREI RIMATO IN CASA- «Più che altro perché dopo tanto isolamento preferisco non rischiare nulla ed essere prudente fino in fondo, poi–ride – l’idea di arrivare a Milano e di ritrovare tutti i miei amici nerazzurri in visibilio, pronti a sfottere, da Gino e Michele a Bertolino, non mi entusiasmava…In più dovevo fare un po’ di lavoretti, ho scelto di stare alla larga un altro po’. Di sicuro, se fossi stato a Milano sarei rimasto chiuso in casa».
CHIAMATE DAI NERAZZURRI- «No, ma ho saputo che Beppe Bergomi festeggia ancora girando per Milano in costume da bagno, ma non gliel’hanno detto che non ha più vent’anni? A parte gli scherzi, ci vogliamo bene con i cugini dell’altra sponda del Naviglio, a cominciare da Massimo Moratti, che ha sempre sostenuto la squadra».
SENSAZIONI DA SCUDETTO- «Ho sofferto di più per le nostre sconfitte con Sassuolo e Lazio. In parte sono contento che il titolo sia tornato a Milano: ne beneficia l’Inter, ma anche il Milan, sperando che ritorni in Champions League. Dopo nove anni di sofferenza con lo strapotere della Juve, torneremo a vedere San Siro pieno, non vedo l’ora!».
SU CONTE- «È forte perché non molla niente, spinge nella fatica, cura ogni minimo dettaglio. Non ha mezze misure, se non è con te è un nemico, naturalmente parlo da un punto di vista sportivo. È un vincente, vuole pieni poteri e i fatti gli danno ragione. Ha voluto fortissimamente Romelu Lukaku ed è stato ricompensato».
LUKAKU TRA I TIFOSI- «Ma non era Zapata? Ci mancava che cantasse O mia bela Madunina!»