HANNO DETTO
Thiaw svela: «L’interesse di Bayern e Real su di me? Questa la verità, i tifosi hanno il diritto di essere arrabbiati. Maldini…»
Il difensore del Milan, Malick Thiaw, sulla sua stagione in rossonero, sul suo passato e sul suo futuro: le dichiarazioni del tedesco
In occasione di un evento organizzato da Under Armour presso la Brand New House Under Armour di Piazza Gae Aulenti a Milano, Malick Thiaw ha preso parola per rispondere alle domande dei giornalisti in merito alla sua stagione al Milan. Queste le dichiarazioni riportate da Calciomercato.com.
MEGLIO IN UNA DIFESA A 4 O A 3? – «Non credo che mi serva un assetto tattico specifico per difendere bene. Devi difendere insieme ad altri giocatori, non conta se a tre o a quattro ma come difendi, che sia a tre o quattro. Mi sento a mio agio con entrambi i sistemi».
SULL’INTERESSE DI REAL MADRID E BAYERN MONACO NEI MIEI CONFRONTI – «Fa parte del calcio, devono sempre esserci news… Il mio focus è sul Milan. Nella prossima stagione voglio fare meglio. Sono concentrato su di me e sulle prestazioni della squadra».
COME VALUTO LA MIA STAGIONE – «Posso fare meglio, è un qualcosa da cui posso imparare, crescere mentalmente e fisicamente. Quando le cose non vanno come vorresti puoi sempre trarne insegnamenti. Non devi abbatterti, devi andare avanti e provare a fare meglio. Nel calcio la cosa più importante è essere a disposizione. Se non lo sei non puoi migliorare e non puoi dire la tua sul campo. La cosa più importante per me è di essere in salute la prossima stagione e continuare a migliorare sul campo».
SU MALDINI – «Come giocatore non posso dire molto, l’ho visto poco, solo su YouTube. Ma comunque è uno dei migliori, se non il miglior difensore di tutti i tempi. È stato davvero un piacere avere l’opportunità di confrontarmi con lui per un anno. Mi ha dato consigli speciali? Sì certo, ma li tengo per me».
SULLA PROTESTA DEI TIFOSI – «Il Milan è davvero una grande squadra, non siamo arrivati ai risultati che volevamo e hanno tutto il diritto di essere arrabbiati perché amano il club. Dobbiamo fare sicuramente meglio. A volte ami così tanto una squadra che può capitare di non essere soddisfatto di quello che succede in campo e delle prestazioni dei giocatori. Dobbiamo accettarlo, ascoltare cosa dicono e vedere cosa possiamo fare meglio nella prossima stagione».
DAL CALCIO TEDESCO ALLA SERIE A – «È stata una bella sfida per me passare dalla Bundesliga alla Serie A, è un campionato difficile. È molto tattico, gli attaccanti sono davvero molto forti fisicamente. Qui devi essere concentrato per tutti i 90 minuti».
QUANDO HO SCOPERTO DELL’INTERESSE DEL MILAN? – «Sì, me lo ricordo. Stavo pranzando con mio fratello e mia mamma, mi ha chiamato il manager dicendomi che avrei dovuto fare una call con Maldini, voleva parlarmi. Sono rimasto molto sorpreso».
SE MI SENTO UN LEADER DI QUESTO MILAN? – «No, no, non ancora. Non è una cosa che arriva velocemente, devo guadagnarmela sul campo e nel tempo».
SPERANZE PER GLI EUROPEI – «Certo, voglio esserci. Vediamo se verrò convocato o meno».