Tomori: «Pioli mi fa crescere, Maldini mi ispira, futuro? Vi dico cosa farò»
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Tomori: «Pioli mi fa crescere, Maldini mi ispira, futuro? Vi dico cosa farò»

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Tomori ha rilasciato una lunga dichiarazione. Diversi i temi trattati: dall’arrivo al Milan, a Maldini, a Ibrahimovic e futuro

Fikayo Tomori, difensore del Milan, in prestito dal Chelsea, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, ecco le sue parole:

Sulla lingua: «All’inizio non è stato facile parlare con Pioli, ma poi abbiamo iniziato a capirci. Ho approfittato del lockdown per studiare».

Su Milano: «È una città tranquilla, il tempo fortunatamente è bello, si vive in serenità, mentre a Londra piove quasi sempre e la gente va sempre di corsa».

Sul razzismo: «Mai avuto problemi. Non mi pare che in Italia sia un argomento sul quale focalizzarsi».

Sulla vita personale (svago): «Non mi piacciono molto i videogiochi e nemmeno guardare tanta TV. Qualche volta guardo Netfilx. Mi piace stare sui social e parlare molto con i miei amici lontani e genitori, quest’ultimi mi danno un appoggio importante sempre».

Sulla nostalgia di Londra: «Logicamente tutti i miei amici sono lì, come i miei genitori, ma a Milano sto benissimo»

Sullo stadio San Siro ricco di tifosi: «In famiglia si amava il calcio, vedevamo sempre la Champions in TV. Il mio sogno? Vedere i tifosi a San Siro nel derby».

Sul calcio inglese e il gap: «Non vi è un gap così grande. Il campionato inglese è bellissimo, si gioca anche molto d’istinto, qui è un po’ diverso. Ma c’è qualità e penso ovviamente al Milan, ma anche squadre come Juve, Inter, Atalanta, Roma e Lazio. La strada da percorrere per tornare al top non è molta».

Sul futuro del Milan: «La distanza dall’Inter è grande ma non vedo perché non dovremmo crederci sino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna sempre pensare al bersaglio grosso e noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale».

Su Ibrahimovic: «Magari non ci tratta come figli ma ci motiva tantissimo e ci parla molto. È un esempio per tutti, di dedizione e carica agonistica».

Su Maldini: «Averlo capo dell’area tecnica è come avere a che fare con Messi direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni».

Sull’obiettivo personale: «Essere tra i migliori al mondo nel mio ruolo il prima possibile. Lavoro tutti i giorni per questo».

Sui suoi modelli: «Mi ispiro a Terry, Sergio Ramos, Van Dijk e Cannavaro».

Sulla Serie A: «Penso che sia l’università per imparare molto bene la fase difensiva. Sto crescendo, imparo tutto quello che si può».

Sul consigliare di venire in Italia ad un giocatore inglese: «Al cento per cento. Gli inglesi sono felici in Inghilterra, è un Paese molto bello per giocare a calcio ma l’Italia è un’opportunità unica, soprattutto al Milan, club in cui ti senti subito a casa. Quindi direi loro di cogliere subito l’occasione».

Sul futuro: «Non decido io. Mi diverto e mi godo l’attimo. Sono felice di essere qui. Al futuro per il momento non penso».

Sul ruolo: «Credo che ora sia un po’ tardi per cambiare idea. Stoppare gli avversari e difendere la propria rete non è meno bello di segnare un gol»

Sull’orgoglio di essere al Milan: «Mia mamma legge molto i social e giornali. È orgogliosa di quello che sto facendo qui. Mi fa piacere l’idea che i tifosi del Milan mi vogliano anche nei prossimi anni».

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