Esempio Tonali: spavento passato, sarebbe restato in Nazionale
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Esempio Tonali: spavento passato, sarebbe restato in Nazionale

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Esempio Tonali: spavento passato, sarebbe restato in Nazionale. Ma al centrocampista del Milan serve un po’ di riposo

Sandro Tonali ieri ha lasciato il ritiro di Coverciano dopo pranzo ed è tornato a casa: ha bisogno di un po’ di riposo precauzionale dopo la tremenda botta alla testa di mercoledì sera nell’amichevole contro l’Albania. La serata passata in una clinica privata di Tirana per tac alla testa e al collo mentre l’Italia completava la vittoria sull’Albania. Risultati negativi. Niente traumi né problemi. Così il centrocampista del Milan, che è sempre rimasto cosciente pur se un po’ frastornato e con un dolore alla nuca, è stato immediatamente dimesso e poi via social ha pensato lui direttamente a tranquillizzare tutti: «Sto bene. E sono fiero di far parte di questo gruppo. Di questa Italia».

Il suo attaccamento all’azzurro non è notizia di oggi. Già a metà giugno era volato con gli altri in Germania pur essendo squalificato: stavolta sarebbe forse stato disposto a rimanere e ad accompagnare gli altri a Vienna, pur sapendo che non sarebbe in ogni caso stato opportuno giocare dopo la botta alla testa. Che non ha causato traumi e non ha portato a conseguenze, per fortuna, ma la contusione c’è stata e qualche giorno di riposo a casa è quel che ci vuole. Il riposo proseguirà in vacanza: Sandro partirà per qualche giorno di relax insieme alla sua Giulia, per rientrare a Milanello il 2 dicembre, quando il gruppo rossonero si rimetterà all’opera dopo le ferie concesse da Pioli. Due settimane per ricaricare le batterie e mettersi definitivamente alle spalle lo spavento dell’altra sera a Tirana. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

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