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Tramonta la pista Rybolovlev al Milan: ecco i motivi dietro il rifiuto
Tramonta definitivamente l’asse Rybolovlev – Milan, ora per Yonghong Li sono ore contate: Elliot in Lussemburgo procederà con l’esercizio del pegno
Dopo un abboccamento avvenuto nella giornata di ieri con Yonghong Li sembra oggi essere definitivamente tramontata la pista che avrebbe portato Dmitry Rybolovlev ad azionista di maggioranza del Milan. Secondo alcune fonti al centro del “veto” posto alla trattativa ci sarebbe la volontà di Elliot di subentrare sin da oggi all’imprenditore cinese nel consiglio d’amministrazione del Milan portando così avanti autonomamente future trattative di cessione per la società rossonera. Oltre a questo, come riportato da Marco Bellinazzo, Rybolovlev non avrebbe potuto comprare l’AC Milan a meno di non vendere il Monaco per divieto di doppie proprietà per club in competizioni Uefa. Il caso Lipsa/Salisburgo della Red Bull, afferma il giornalista de il Sole 24 ore su Twitter, è diverso: la proprietà del Lipsia è schermata.
Stando alle notizie che arrivano da via Aldo Rossi per Yonghong Li sarebbero davvero ore contate, la pazienza di Elliot (con cui Li ha maturato un debito di oltre 400 milioni) è abbondantemente terminata. Ora il fondo americano procederà in Lussembrugo le operazioni di esercizio del pegno sulla Rossoneri Sport Investment e quindi sul Milan. Da capire ora quanto durerà l’interregno di gestione di Elliott. E quindi quando scatterà il passaggio successivo: l’organizzazione di un’asta per la vendita del Milan ai compratori interessati.
partendo oggi la procedura di richiesta di escussione del pegno da parte di #elliott nell'arco di una settimana al massimo tutto sarà definito. Poi il fondo di Singer chiederà la convocazione degli organi societari del #milan per il rinnovo dell'intero cda.
— andrea montanari (@IlMontanari) July 9, 2018