Tutte le strade portano a Conte

Sulla panchina sempre più scottante del Milan è un continuo circolare di nomi. Tra chi è più indicato e chi meno il sogno resta quello: Antonio Conte. Il commissario tecnico della Nazionale italiana è la pista principale perseguita dal club di via Aldo Rossi nonostante le evidenti difficoltà legate ad un suo arrivo in rossonero. Troppo vincente il DNA dell’ex allenatore della Juventus per far tornare vincente a sua volta il Milan.

Analizzando alcuni punti, effettivamente, l’ipotesi Conte come nuovo tecnico della prossima stagione non sarebbe poi così remota. Considerando la sua personalità e la sua testardaggine quando si tratta di assecondare certe richieste (Juventus e Figc ne sanno qualcosa a proposito di mercato e di stage azzurri), nell’ambiente milanista troverebbe il modo di lavorare come vuole lui.

Innanzitutto, una folta presenza di giocatori italiani spingerebbe l’attuale ct ad accettare le avance rossonere. Una linea portata avanti fortemente dalla società e che Conte sposerebbe in pieno da buon conoscitore dei prodotti di casa nostra, vista altresì la grande capacità comunicativa che spesso lo contraddistingue.

Un secondo punto riguarderebbe la possibilità di avere a disposizione elementi tatticamente perfetti. Sulle fasce Antonelli e Bocchetti interpretano bene il loro ruolo di terzini ma la loro adattabilità come centrali permetterebbe maggiori opzioni da utilizzare in campo. Spostandoci all’attacco, la forza e la dinamicità di El Shaarawy, Bonaventura e Menez possono incidere tanto sulle corsie esterne se sfruttate bene mentre Destro-Pazzini sono un marchio di assoluta italianità per quel che concerne la prima punta e i gol che questa dovrà mettere a segno.

Se Conte e il Milan tendono ad avvicinarsi ciò lo si deve inoltre alla costante ricerca della dirigenza di una figura accentratrice e in grado di comandare la panchina. Non c’è alcun dubbio che fra tutti gli allenatori sondati finora il vero sergente di ferro sia proprio l’allenatore campione d’Italia in carica da 3 anni consecutivi, con un potere decisionale innato su ogni cosa e ogni situazione gli si presenti davanti. Sotto quest’aspetto non c’è di meglio in giro.

Nel pieno rispetto di Filippo Inzaghi, sicuro al 100% che a giugno verrà sollevato dall’incarico, Conte era stata la prima scelta del presidente Silvio Berlusconi dopo l’esonero di Clarence Seedorf. Mancato l’obiettivo la scorsa estate, il Cavaliere ci riproverà dopo l’esonero di Inzaghi e difficilmente mancherà il bersaglio una seconda volta…

Riassumendo quanto riportato, tutte le strade portano a Conte.