Uefa, è il giorno della sentenza: le speranze della società rossonera

Il Milan a Nyon per accogliere la sentenza da parte della Uefa in merito al Fair Play finanziario. Timore per il prossimo mercato

Il presidente Paolo Scaroni è a Nyon per incontrare la Uefa ed ascoltare dunque le decisioni dell’organo giudicante in tema di Fair Play Finanziario. Il Milan attende da giorni due punizioni dal valore economico e sportivo: la prima, una maxi-multa compresa  fra i 14 e i 17 milioni di euro da coprire in parte con i mancati proventi dalle competizioni Uefa (i bonus attuali sono già congelati) e in parte condizionati al raggiungimento del pareggio di bilancio nei prossimi anni, oppure una sorta di Settlement Agreement che poi verrà, in realtà, ridiscusso ad inizio 2019. Cifra in ogni caso già messa a bilancio dalla società rossonera. La seconda possibilità riguarda invece l’aspetto strettamente sportivo: l’organo europeo potrebbe imporre già per il mercato di gennaio paletti importanti sull’acquisto di calciatori (le operazioni in uscita dovranno pareggiare quelle in entrate) e limitare o annullare l’inserimento di questi giocatori nella lista per i turni successivi di Europa League.

SITUAZIONE IBRA- Per quanto riguarda il ritorno dello svedese bisognerà dunque attendere necessariamente la decisione di Nyon, oggi come detto è il giorno chiave per capirne di più soprattutto per quanto riguarda il prossimo mercato. Un incontro per capire se verrà concesso il Voluntary agreement per evitare sanzioni economiche per aver sforato i paletti del fair play finanziario per il triennio 2014-2017 ed essere “condannati” solo per il 2017-2018. Questo lo scenario in cui spera il Milan, ma in caso di bocciatura della Uefa la multa sarebbe immediata e ci sarebbe anche il rischio di limitazione della rosa e del tetto salariale.