Editoriali

Uefa, la salute non è importante? E poi ci parlano di Fair Play Finanziario

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Rieccoci ancora una volta a parlare della Uefa. Ieri si sono giocate le partite di Europa League, Ceferin responsabile

Rieccoci ancora una volta a parlare della Uefa. Questo articolo non vuole essere un libello contro l’Europa, contro l’Unione Europea né tanto meno verso paesi che stanno affrontando la stessa nostra emergenza. Sul banco degli imputati c’è la Uefa, una federazione che non sembra preoccuparsi più di tanto della salute dei cittadini.

Ieri si sono giocate le partite di Europa League, nei giorni precedenti abbiamo addirittura assistito a Lipsia-Tottenham e Liverpool-Atletico Madrid a porte aperte. Non si può dire che non ci fossero informazioni in merito alla situazione di crisi e al numero dei contagi. La Serie A era stata già sospesa, in diversi paesi europei erano stati presi provvedimenti sanitari anche drastici. Ebbene la federazione calcistica europea non ha voluto fermare le partite, ha continuato con lo slogan “the show must go on”. Non solo, sta forzando la mano affinché si giochi l’Europeo in estate, il primo torneo itinerante del Vecchio Continente.

Una lezione in negativo ci era stata già data da Michel Platini, ex numero uno della Uefa. Ora aggiungiamo un altro capitolo negativo, lasciamolo ai posteri con la firma di Aleksander Ceferin. Si gioca con la vita dei cittadini europei per avidità. Ma fra qualche mese torneranno a ripeterci le regole del Fair Play Finanziario…

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