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Vendita Milan, la procura apre un’inchiesta per ipotesi di riciclaggio
La procura di Milano ha aperto un inchiesta per verificare la regolarità del denaro utile all’acquisto del Milan, vendita che sarebbe stata gonfiata di almeno 300 milioni di euro
la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per capire la regolarità dell’operazione che ha portato alla cessione del Milan, secondo quanto riportato dall’edizione odierna del quotidiano La Stampa. Il sospetto – si legge – è quello di una vendita gonfiata: ipotesi che avrebbe scatenato tutta una serie di verifiche volte ad accertare la reale provenienza del denaro con cui Yonghong Li ha prelevato la società rossonera.
SITUAZIONE DRAMMATICA-La situazione appare drammatica fin dalle prime battute, tra le varie ipotesi anche quella del riciclaggio. L’estate scorsa, per eliminare qualsiasi equivoco, l’avvocato Niccolò Ghedini, legale storico di Silvio Berlusconi, aveva consegnato alla procura i documenti per attestare la regolare provenienza del denaro cinese. Ad oggi alcune carte dimostrerebbero il contrario, motivo che avrebbe portato poche settimane fa all’apertura dell’inchiesta.la Procura di Milano avrebbe avviato l’indagine dopo aver constatato che la vendita del Milan era avvenuta ad un prezzo di almeno 300 milioni di euro (su 720) superiore al reale valore della società. Da lì erano partite una serie di verifiche per accertare il percorso dei flussi finanziari.