HANNO DETTO
Veron ricorda Mihajlovic: «Il migliore con cui abbia giocato»
Juan Sebastian Veron si è raccontato in una lunga intervista per i microfoni di Radiosei: le parole dell’ex Lazio
Juan Sebastian Veron si è raccontato in una lunga intervista per i microfoni di Radiosei: le parole dell’ex Lazio su Mihajlovic:
MIHAJLOVIC – «Ho seguito tutta la malattia di Sinisa in questi anni, a volte parlavo con Stankovic o Mancini per sapere come stava. Ultimamente scrivevo ad Arianna. Quando è successo ero con Vieri e Nesta in Qatar. Appena lo abbiamo saputo c’è stato un silenzio incredibile. C’erano Milito, Zanetti, Cordoba e nessuno ci credeva. Era un ragazzo e un uomo forte. Tutti pensavamo che potesse succedere a chiunque di noi, ma non a lui. Sinisa per me era un fratello maggiore. Restavo con lui in allenamento per calciare le punizioni e imparare, fino ad arrivare a gareggiarci. Io le tiravo bene, ma lui era un grandissimo. Ho giocato con Messi, Maradona, ma per me Sinisa era il migliore, noi sapevamo che da un calcio d’angolo, se battuto da lui, poteva nascere un gol. Ho un ricordo allegro di lui, il suo sorriso, la sua grinta, l’essere sempre positivo in situazioni complicate. Questo mi rimane. Io se parlo di lui mi viene un sorriso e questa è una cosa bella. Poi è normale che mi manchi, ho perso un fratello. Da quando sono arrivato alla Sampdoria siamo sempre stati insieme, mi ha aiutato ad abituarmi a un nuovo paese. È sempre stato disponibile. Non posso dire altro, se non che il ricordo che ho di lui è di un uomo che sembrava duro, ma in realtà era dolce, con ideali forti, molto di spessore. L’unica tristezza è che manca un uomo sempre col sorriso. Io con lui ho condiviso quasi tutta la carriera in Italia, come con Mancini. Quando sono tornato in Argentina mi sono portato molti loro insegnamenti».