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Verona, Borini: “Sono un attaccante. Basta fare l’operaio come al Milan”

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Nella conferenza stampa di presentazione, Fabio Borini si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «In campo davo l’anima, forse il Milan no»

Oggi a Verona conferenza stampa di presentazione per Fabio Borini. Il 28enne ex-Milan ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa su alcuni argomenti, soprattutto sulla questione del suo ruolo. Ecco cosa ha detto: «Posso avere una mia idea, ma non sono io che devo dare la risposta. C’è disponibilità da parte mia a giocare in diversi ruoli, al Milan ho fatto sette posizioni su undici con la stessa mentalità. Le mie caratteristiche erano così al Milan e sono così a Verona, voglio vincere ogni partita. Il gol a Bologna è stato bello, ma ho preso la palla perché volevo vincere la partita»

L’attaccante ha anche parlato del cosa non è andato bene nella sua parentesi al Milan e di come è nata la trattativa con il Verona. Ecco quanto detto:

Sulla trattativa: «C’erano molte squadre, con il mio agente avevo deciso di prediligere l’aspetto tattico. Sentivo bisogno di tornare a fare quello che so fare meglio, ossia giocare da attaccante e aiutare la squadra. Venivo sfruttato come operaio, ma sono anche altro».

Sul Milan: «Al Milan ci sono tante cose che vanno e altre che non vanno. Prima di andare via ho parlato con Massara e abbiamo concordato che fare tanti ruoli non sia stato positivo per me. Io muoio ogni volta in campo, non c’è molto da dire, forse il Milan lo faceva meno».

 

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