Editoriali
Verona Milan: guai a cadere nella cabala della ‘Fatal Verona’
I rossoneri hanno già due volte perso lo Scudetto al Bentegodi; Pioli e compagni dovranno sfatare il mito una volta per tutte
20 maggio 1973 e 22 aprile 1990, due date che ancora fanno male al cuore di tutti i rossoneri. Sono le date in cui il Milan è caduto a Verona, nella ‘fatal Verona’, perdendo due Scudetti, il primo in favore della Juventus di Cuccureddu e il secondo in favore del Napoli nell’anno della ‘monetina di Alemao’ a Bergamo.
Due eventi nefasti che tornano tragicamente d’attualità adesso, perché il Milan si trova nuovamente in lotta per lo Scudetto, ha il destino nella sue mani ma ancora una volta andrà a far visita agli scaligeri, peraltro in una stagione dove i ragazzi di Tudor stanno facendo benissimo, arrivando quasi a sfiorare la zona europea anche se, nel girone di ritorno, Simeone e compagni hanno ceduto al cospetto di Inter, Napoli e Juve.
Al netto della cabala, la formazione scaligera è probabilmente una delle più insidiose da affrontare, specie quando la posta in palio è alta ed a qualcuno potrebbe anche venire il ‘braccino’ per usare un gergo tennistico; forza fisica, pressing, capacità di andare in contropiede, uomo contro uomo, malizia, spigolosità. Insomma, ci sono tutte le caratteristiche che non vorresti affrontare in un match in cui ti giochi il titolo.
Ma il Milan quest’anno ha dimostrato di saper venire fuori proprio superando ostacoli spinosi e, se proprio vogliamo affidarci ai corsi e ricorsi storici, meglio volgere all’anno scorso, quando Krunic e Dalot regalarono tre punti insperati in una gara dove mancava quasi mezza squadra oppure potremmo tornare alla stagione 2001/02 (sì quella del 5 maggio nerazzurro, ndr) dove il gol di Pirlo mise il primo mattoncino per la qualificazione in Champions del Milan di Ancelotti. Come andò a finire nella stagione successiva, 2002/03 non c’è nemmeno bisogno di ricordarlo…