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2015

Verso Sassuolo-Milan, Acerbi e quella voglia di stupire

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La vita, si sa, è strana. Prima ti regala grandi soddisfazioni ma poi, all’improvviso te le toglie, facendoti crollare il mondo addosso. La storia di Francesco Acerbi potrebbe essere riassunta così, ma il giocatore milanese, quando sembrava aver perso tutto e tutti, ha tirato fuori gli attributi e ha vinto sia sul campo di calcio ma soprattutto nella vita.

Acerbi nasce calcisticamente parlando nel Pavia, club in cui milita dal 2005 al 2010, nel mezzo delle quali viene girato in prestito al Renate, Triestina e Spezia, senza tuttavia trovare spazio. Nell’estate del 2010 viene acquistato dalla Reggina in compartecipazione, assaggiando così il palcoscenico della Serie B. Nel gennaio successivo, le belle prestazioni fornite in quel di Reggio non passano inosservate ai piani alti; difatti il Genoa lo acquista per 4.5 mln di €, lasciandolo in Calabria fino al termine della stagione.

L’esperienza al Genoa, tuttavia finisce nemmeno il tempo di iniziare il ritiro, giacché il giocatore passa al Chievo, che offre in scambio ai liguri Constant. È grazie ai clivensi che arriva l’esordio (20 Novembre a Catania) e il primo gol (25 Marzo con il Siena) in Serie A. Col Chievo totalizza 17 presenze e 1 gol, prima di approdare al Milan nella stagione seguente. Decide di indossare la maglia numero 13, il cui predecessore era un certo Alessandro Nesta, dimostrando grande carattere ma l’esperienza coi rossoneri non sarà particolarmente fortunata (solo 6 presenze). Nel Gennaio 2013 ritorna al Chievo, dove concluderà la stagione racimolando 7 presenze. Nella stagione 2013/2014 approda al Sassuolo con l’intento di rilanciarsi e dimostrare il suo valore. Il giorno delle visite mediche però segna l’inizio del calvario: gli viene diagnosticato un tumore al testicolo. Viene subito operato al San Raffaele di Milano e dopo una sessione di chemioterapia di qualche mese riesce a recuperare per l’inizio della stagione, esordendo con i nero-verdi il 15 Settembre contro il Verona.

A Dicembre però, ecco il secondo macigno; scelto per il consueto test antidoping dopo la partita con il Cagliari, risulta positivo alla gonadotropina corionica. Il giocatore viene squalificato dal CONI in quanto non sussistono alcune esenzioni terapeutiche. Dopo una serie di nuovi controlli, ecco svelato l’arcano; il tumore al testicolo non è stato debellato completamente. Acerbi non molla, e nel momento di difficoltà, anche grazie ad amici, parenti e alla vicinanza del Sassuolo – definito da lui stesso una seconda famiglia – reagisce alla grande, e dopo estenuanti cicli di chemio riesce a sconfiggere il cancro. Acerbi tornerà in campo la stagione successiva; lui stesso si definisce più forte di prima, anche grazie alle persone conosciute all’interno degli ospedali, che gli hanno fatto capire l’importanza delle cose. Il 25 Ottobre 2014 realizzerà il primo gol con la maglia del Sassuolo, contro il Parma, lasciandosi andare ad un’esultanza al sapore di meritata liberazione.

Proprio come nelle fiabe, il lieto fine è rappresentato dalla convocazione in Nazionale con Conte, che il 18 Novembre lo lascia esordire a Genova in amichevole contro l’Albania. Ma Acerbi non si ferma qua; il suo sogno è la Nazionale, non solo in Amichevole, ma l’Europeo e, perché no, il Mondiale tra 3 anni. Ma il futuro più vicino è Domenica, quando a Reggio Emilia arriverà il Milan, la sua ex squadra dove lo stesso giocatore ha ammesso di non aver lasciato il segno, anche a causa della mancata cattiveria, necessaria per poter fare la differenza in un club di alto livello. La differenza l’ha fatta tuttavia in un’altra partita decisamente più importante; quella con la Vita, vincendo la malattia non una, bensì due volte.

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