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Viaggiare in India per turismo e affari: cosa sapere e come ottenere il visto obbligatorio
Tutto quello che c’è da sapere per organizzare un viaggio in India e richiedere online il visto obbligatorio, in modo pratico e veloce.
A chi non piacerebbe varcare i confini nazionali e intraprendere un viaggio in uno dei luoghi più affascinanti del pianeta? Recarsi in India è finalmente possibile, sia per i turisti sia per i viaggiatori d’affari, tuttavia in entrambi i casi è necessario dotarsi di visto obbligatorio.
A partire dallo scorso 14 febbraio non è più necessario sottoporsi alla quarantena all’arrivo in India, motivo in più per iniziare a organizzare il viaggio in piena libertà e programmare un tour che permetta di esplorare alcune delle mete turistiche più conosciute, alla scoperta di un mondo ricco di cultura e mistero.
Cos’è il visto India e quando è obbligatorio
Tutti coloro che desiderano fare un viaggio in India hanno bisogno di un visto, il cosiddetto eVisa che si richiede in modalità elettronica e si ottiene in formato PDF. Il documento è obbligatorio per tutti i cittadini italiani, minori compresi, che hanno la possibilità di rivolgersi a un’agenzia di visti specializzata in grado di rilasciare il visto in poco tempo e a fronte di una piccola spesa, evitando di recarsi all’ambasciata o al consolato.
Richiedere il visto India online è molto semplice, sia per chi deve partire per finalità turistiche sia per motivi di lavoro. L’eVisa, infatti, si declina in due varianti differenti:
- eTourist per i turisti;
- eBusiness per i viaggiatori d’affari.
Il visto per l’India ha una validità di 365 giorni, durante i quali è possibile effettuare un numero illimitato di viaggi in India. Al momento, però, a causa della crisi coronavirus, il periodo di validità del visto India è temporaneamente modificato. Per il momento, il visto è valido per 120 giorni dal rilascio e può essere utilizzato per un solo viaggio la cui durata non deve essere superiore ai 30 giorni. Il documento digitale, in ogni caso, viene rilasciato solo se il passaporto del richiedente ha una validità residua di almeno sei mesi all’arrivo in India, includendo necessariamente anche due pagine vuote.
Ottenere il visto per l’India in pochi step
Per ottenere il visto turistico o il visto India per affari, è sufficiente mettersi davanti al proprio pc o altro device e compilare il modulo di richiesta online in pochissimi minuti. È necessario versare l’importo di 19,95 € a persona, ma anche caricare una fototessera e una scansione del proprio passaporto, attendendo circa una settimana per la consegna del documento che sarà inoltrato via posta elettronica.
Per andare incontro alle necessità di coloro che devono organizzare la partenza all’ultimo minuto, è anche possibile optare per la richiesta urgente e ottenere il visto mediamente entro 24 ore dalla richiesta.
Chi è in possesso di un eVisa per l’India rilasciato prima del 6 ottobre 2021, inoltre, deve necessariamente procedere con la richiesta di un nuovo visto a causa della perdita di validità del precedente.
Oltre all’eVisa per l’India in corso di validità, chi si reca in India deve anche dimostrare di possedere la certificazione di avvenuta vaccinazione anti-Covid e di aver effettuato un test Covid con esito negativo non meno di 72 ore prima della partenza: entrambi i documenti devono essere caricati sul portale locale “Air Suvidha Portal”.
Viaggio nelle tradizioni e costumi dell’India
Riassumere tutte le tradizioni e costumi dell’India in poche righe è praticamente impossibile, tuttavia non si può non sottolineare come in questo territorio coesistano la maggioranza delle religioni del mondo. L’induismo è praticato dall’80% della popolazione, seguito dal sikhismo e dal buddismo. È quindi possibile trovare luoghi di culto molto diversi tra loro e rappresentativi di molteplici culti.
Per quanto riguarda la lingua, la maggior parte delle persone parla hindi che rappresenta l’unica lingua ufficiale dell’India, tuttavia anche l’inglese è molto diffuso e viene usato per le comunicazioni con gli altri Paesi.
L’India, infine, è uno dei Paesi che vanta il maggior numero di siti considerati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: sono in tutto trentadue e tra questi non può mancare il maestoso Il Taj Mahal, annoverato tra le sette meraviglie del mondo e considerato un vero e proprio gioiello dell’arte musulmana.