2014
Vieri: “Milan ambiente splendido, l’Inter mi trattò da mafioso”
Miami oggi è casa sua dove lavora per la tv beIN Sports. Christian Vieri è comunque sempre in movimento e non dimentica ogni tanto di fare un salto a Milano dove all’Osteria del corso in zona Garibaldi ha concesso un’intervista riportata stamattina da La Gazzetta dello sport. Bei ricordi quelli che il Milan li ha infuso dentro nonostante la breve militanza in rossonero, un po’ più critico verso l’Inter che però confessa di amare incondizionatamente.
“Il Milan? Beh, lì mi trattano come se avessi giocato con loro per un decennio e ringrazio in particolare Alessandro Spagnolo, Mauro Tavola e Flavio Farè“. Attestati di gratitudine e affetto quelli dell’ex centravanti già sentiti quando venne ceduto nel gennaio 2006 al Monaco definendo il club rossonero la squadra migliore in cui lui abbia mai giocato.
In merito ai rapporti con la Nazionale, elogia parecchio Cesare Maldini (“un secondo padre per me”) quando lo convocò per la prima volta in Under 21 e non nega la disperazione per non aver disputato con la Nazionale maggiore il Mondiale del 2006: “Ero distrutto, inizialmente evitavo anche solo di pensarci”.
L’Inter appunto, un amore infinito per le tante stagioni vissute in nerazzurro ma una grande delusione per come siano finite e per il caso delle intercettazioni e dei pedinamenti nei suoi confronti: “E’ davvero un peccato. Amavo l’Inter, ho dato tutto, mi sono ammazzato per la maglia nerazzurra, ogni giorno. Il mio rapporto con Moratti era speciale, forte, decisamente forte. Mi faceva sentire uno di famiglia. Capite bene la terribile delusione nel momento in cui è emerso che mi pedinavano e addirittura intercettavano. Cavolo, queste sono cose che si fanno coi mafiosi…”.
Il derby di domenica si scalda anche così.