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Visnadi analizza: «Il Milan non può PUNIRE Theo e Leao per un MOTIVO. Terracciano? È DISASTROSO»

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Il giornalista ed esperto di calciomercato Gianni Visnadi ha commentato così il caso cooling break

Il giornalista sportivo ed esperto di calciomercato Gianni Visnadi ha parlato ai microfoni di MilanNews per commentare l’attuale situazione del Milan e il caso cooling break.

LE SUE PAROLE «Certo, la patata bollente c’è. Il Milan non può punirli, altrimenti la macchia diventa enorme. Il problema è che non bisognava arrivare fino a quel punto, esporsi fino a quel punto. Perché se è vero che Theo è stato colpevole sui gol presi a Parma, Leao anche in quell’occasione aveva servito degli assist, aveva tirato in porta. Non era stato così negativo».

SCELTA TEECNICA? «Se poi è successo qualcosa a Milanello in settimana, questo non lo so. Se la scelta è tecnica  o perché non seguono l’allenatore, dico che l’allenatore deve farsi seguire e non punire. Non può colpirne uno per dare un esempio alla squadra. Anche perché poi chi li sostituisce non si è dimostrato all’altezza: la partita di Terracciano, ad esempio, è stata disastrosa».

IL RUOLO DEL CLUB«È il club che lo deve aiutare, nella fattispecie Ibrahimovic. Gli altri dirigenti hanno zero esperienza, figurarsi il presidente. Certamente bisognava evitare di porsi muro contro muro con i due giocatori più rappresentativi. Con altri dirigenti, con un po’ più di esperienza rispetto a Ibra questo non sarebbe successo».

SU MALDINI «Perché anche se l’allenatore avesse deciso di lasciarli fuori, Paolo Maldini avrebbe parlato a Theo. Non avrebbe certamente imposto all’allenatore di farlo giocare ma in situazioni del genere serviva qualcuno di credibile che parlasse con i giocatori».

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