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Yoshida: «Miura gioca ancora a 53 anni. Ibra? Tecnica e precisione»
Yoshida della Sampdoria ha parlato di se stesso, del Giappone, della Sampdoria, dei tecnici e dei giocatori più longevi, tra cui Miura ex Genoa
Yoshida della Sampdoria ha parlato di se stesso, del Giappone, della Sampdoria, dei tecnici e dei giocatori più longevi, tra cui Miura ex Genoa.
MIURA – «Prima di venire alla Sampdoria gli ho scritto un messaggio e mi ha risposto che Genova è una città bellissima, di godermi il momento. Lui per me è un esempio. È incredibile, a 53 anni, gioca ancora. Non credo di potercela fare».
CHI VORREI– «Kagawa, l’ex Borussia Dortmund e United. Mi piacerebbe averlo qui con me. Giocassimo insieme nella Sampdoria, sarebbe importante per gli sponsor e quindi per la società. Costa poco, ha molta esperienza, ed è ancora giovane. Soprattutto per gli stand italiani. In Serie A ci sono diversi giocatori più vecchi di me, sopra i trent’anni».
DIFFERENZE CON LA PREMIER- «In Premier a quell’età si fatica a trovare una quadra, c’è più competizione. Mentre in Italia se hai 32-35 anni sei un giocatore ancora rispettato. Penso a Quagliarella, Ibra, Ronaldo, Dzeko… Qui tanti attaccanti non corrono come quelli del campionato inglese, però sono tecnici e precisi in area di rigore. Se hanno un’occasione da gol, rischiato di farti male. Per questo motivo Ibra è ancora Ibra e CR7 è ancora CR7. Da quando gioco in Serie A sono molto più concentrato in area».