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Zaccheroni esalta Giampaolo, lui che vinse lo scudetto al primo colpo
Zaccheroni esalta Giampaolo e lo lancia nel mondo Milan come fu per lui a suo tempo, quando dal niente vinse lo scudetto
Zaccheroni esalta Giampaolo come futuro tecnico del Milan, nella giornata di ieri , insieme alla Sampdoria ha depositato i documenti che ufficializzano la rescissione contrattuale con i blucerchiati. Da oggi Marco Giampaolo sarà dunque libero di definire il proprio approdo in rossonero dove svolgerà il ruolo di allenatore della prima squadra con un contratto biennale (con opzione per il terzo) a due milioni di euro a stagione.
IL COMUNICATO UFFICIALE DORIANO- «Ringraziamo Marco per le tre stagioni con noI. Siamo cresciuti insieme, ci siamo tolti delle belle soddisfazioni e ora gli auguriamo buona sorte per il proseguimento della sua carriera». Il commento di Giampaolo: «Ringrazio il presidente Ferrero e tutta la Samp per tre stagioni indelebili. Sono stato bene a Genova e siamo stati bene insieme».
L’ULTIMO TASSELLO- Dopo l’ufficializzazione di Boban e Maldini dunque il Milan si appresta a completare il proprio team di addetti all’area tecnico e sportiva offrendo a Giampaolo il ruolo di condottiero per la prossima stagione. L’allenatore originario di Bellinzona è stato, come Allegri, uno dei discepoli di Galeone al Pescara per poi intraprendere una proficua carriera da tecnico tra Giulianova, Ascoli, Cagliari, Siena, Brescia, Cremonese, Empoli e infine Sampdoria. Ora che Marco Giampaolo è ufficialmente libero potrà firmare il proprio triennale con il Milan probabilmente già lunedì.
LA STIMA DI ZACCHERONI- A tal proposito, le parole dell’ex allenatore rossonero Alberto Zaccheroni, rilasciate ai microfoni di Sportmediaset, in particolare sul parallelismo tra la sue esperienza milanista e quella che avrà l’ormai ex Sampdoria in quel di Milanello. Zaccheroni, come sappiamo, arrivo al Milan in un momento molto difficile e vinse lo scudetto (1999) al primo colpo grazie alle reti di Bierhoff e compagni: «Giampaolo come me ha una grande passione, ha delle idee, il coraggio di metterle in pratica. Allora venivamo da un decimo ed un undicesimo posto ma non c’era una Juventus così attrezzata».