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Zaccheroni: «Giampaolo non punta sulle individualità, ha bisogno di tempo»

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Zaccheroni spiega i metodi di Marco Giampaolo e l’idea di puntare sul collettivo e non sulle individualità

Con un’intervista per La Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni elogia Marco Giampaolo e spiega quali potranno essere i punti di forza del nuovo Milan che inizia la stagione proprio oggi:

«Le similitudini ci sono: io venivo dall’Udinese, Arrigo addirittura dalla B col Parma. Anzi, Giampaolo arriva al Milan con più esperienza di noi, ha già avuto qualche buona squadra. È cambiato moltissimo da quando è arrivato in A con l’Ascoli. Praticava un calcio diverso: molto organizzato ma più attento alla fase difensiva. Lui è uno attivo, che ha fatto ricerche. È andato anche in Spagna a studiare Guardiola. Per ciò che ha fatto con Empoli e Samp merita la grande panchina. Anzi, forse la meritava già prima.

Un allenatore che punta molto sul gioco e meno sulle individualità va sostenuto, soprattutto all’inizio. Non bisogna aspettarsi troppo nella prima parte di stagione, bisogna dargli il tempo di costruire. Questo lo si deve sapere. La società lo deve proteggere e sostenere. Perché poi magari arriva qualche giocatore maturo a lamentarsi e lì la società deve supportarlo. Maldini queste dinamiche le conosce alla perfezione, le ha vissute tutte, Giampaolo è sicuramente in buone mani».

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