2014

Zaccheroni: “Inzaghi professionista, fiducia nell’attacco”

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In un’intervista concessa a La Gazzetta dello sport, Alberto Zaccheroni, il grande artefice del 16esimo scudetto del ’99, ha parlato a 360 gradi del Milan, da Inzaghi alla società passando per i giocatori.

Sul tecnico ripone una grande fiducia: “Inzaghi è nel calcio professionistico da pochi mesi e sta cercando di crescere il più in fretta possibile. Da tecnico della Primavera seguiva da vicino la prima squadra ma allenarla è tutta un’altra cosa: a lui serve tempo. Il Milan non sceglie gli allenatori per caso”.

Qui inizia il discorso sulla società: “Credo sia positivo che il presidente Berlusconi e la dirigenza siano così vicini alla squadra. Il doppio amministratore delegato? All’inizio ci sarà stata un po’ di confusione ma a Galliani è sempre piaciuto stare più dalla parte tecnica e adesso mi sembra viaggi bene con Barbara“.

Uno sguardo alla rosa non poteva non andare da parte di Zaccheroni, con un’attenzione particolare naturalmente all’attacco: “Menez è un giocatore ben diverso dal falso nove come lo stanno chiamando adesso. Il francese è un finto nove perchè non deve dare punti di riferimento agli avversari ma piuttosto deve creare spazi per gli inserimenti in area dei suoi compagni. Quando Totti si muoveva da finta punta, c’era Perrotta pronto ad infilarsi. El Shaarawy? Ha potenzialità straordinarie, bisogna lavorare su di lui per farlo esprimere al meglio. Ci vuole più gente in area di rigore, Honda ad inizio stagione trovava i giusti tempi per portarsi in avanti mentre per Torres auspico una buona ripresa”.

Il reparto migliore secondo Zac rimane però il centrocampo: “Il Milan deve aumentare la qualità della sua mediana a cominciare dal recupero del miglior Montolivo. Juventus e Roma sono davanti soltanto per una maggiore qualità in mezzo al campo”.

 

 

 

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