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ZACCHERONI: “L’ho detto subito che Montella era da Milan”

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Lunga intervista dell’ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni a La Gazzetta dello Sport. Il Zac applaude Vincenzo Montella e il suo gioco:

Qualche similitudine con la mia squadra c’è ma la mia era molto più vecchia, alcuni giocatori erano nel finale della carriera.

Aveva più qualità. E avversari più forti: la Juve di Lippi, la Fiorentina di Rui Costa e Batistuta, il Parma che vinse Coppa Italia e Coppa Uefa, soprattutto la Lazio di Cragnotti. Erano gli anni delle sette sorelle: oggi la peggiore di quelle sette squadre se la giocherebbe con la Juve.

Bonaventura in un modo o nell’altro avrebbe trovato un posto, a me piace molto. Mi piace anche Romagnoli ma certo, sul centro-sinistra in difesa giocava Maldini….

Vincemmo per la grande voglia di riscatto. Il Milan veniva da un decimo e da un undicesimo posto. Me lo ricordo, c’era gente che considerava Albertini, Boban, Weah, Maldini giocatori finiti.

Galliani mi restò sempre vicino. Se ci fu bisogno di difendermi con Berlusconi? Spesso… Adriano si è speso molto per me.

Montella a me piace molto. Ricordo le sue prime da allenatore, io ero in Giappone e le guardavo. Mi è piaciuto subito perché ha passione, gioca un calcio propositivo, mette i giocatori al posto giusto. Per un allenatore è la prima cosa: massimo uno-due calciatori fuori ruolo, i più forti sempre al loro posto.

Ho detto subito che Montella era da Milan. Mette in campo bene la squadra e Bonaventura, un giocatore offensivo da mezzala, è un segnale importante. Allenare senza rischiare è come andare al casinò con un centesimo: non si può vincere. Io quando ho vinto, dall’Interregionale alla A, ho sempre rischiato“.

 

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