Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale sul Corriere dello Sport, bacchetta Ceferin e Infantino.
«Il guaio è che non hanno niente da fare tutto il giorno e allora pensano, e si arrovellano, e spremono i neuroni, e partoriscono idee meravigliose quali il Mondiale ogni due anni (Infantino) e l’attività delle nazionali, qualificazioni et similia, concentrata nel solo mese di ottobre (Wenger). Dice: cosa c’entra questo con Napoli-Juve e Milan-Lazio, le prime supersfide stagionali del campionato più saccheggiato dell’estate? C’entra eccome. Domandate ad Allegri, costretto a rinunciare a mezza squadra, dal momento che i sudamericani sono rientrati il giorno della trasferta al Maradona. O a De Laurentiis, il più acceso contestatore di viaggi delle nazionali sulla faccia della terra. O a Mancini che, alla vigilia della sfida con la Lituania, ha dovuto salutarne dieci, compreso l’ingenuo Sensi – uno che negli ultimi due anni ha pagato un conto salatissimo alla sfiga – il quale, dopo aver confessato allo staff azzurro di essere al 50 per cento della forma, ha postato «cari tifosi, domenica ci sarò». La Fifa che fa? Studia come infittire ulteriormente il calendario, perdippiù ipotizzando concentramenti mensili: e le migliaia di calciatori fuori dal giro delle rispettive nazionali, cosa s’inventano a ottobre? Vacanze a Montegrotto?».