Zeroli e il Milan:«Avevo accompagnato mio fratello ma poi...»
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Zeroli racconta il provino al Milan: «Avevo accompagnato mio fratello ma poi mi chiesero questa cosa. Nazionale? Un onore»

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Zeroli racconta il provino al Milan: «Avevo accompagnato mio fratello ma poi mi chiesero questa cosa. Nazionale? Un onore». Le parole del centrocampista

Il centrocampista del Milan Primavera Kevin Zeroli ha parlato prima del match tra Italia Under19 e Georgia ai canali ufficiali della Federazione

IL RAPPORTO COL CALCIO – «Prima di appassionarmi al calcio – racconta l’azzurrino – ho fatto karate e ginnastica artistica: il merito è stato di mio zio (Massimiliano, ndr) con il quale giocavo sotto casa. Mio fratello Bryan, invece, giocava nella mia stessa società ed era molto bravo: ha sostenuto diversi provini con club professionisti».

SUL PROVINO «Avevo accompagnato i miei genitori (papà Gianluca e mamma Charity Oronsaye, da quest’ultima derivano le origini nigeriane, ndr) a vedere mio fratello. Lui era bravo ma anche tanto emotivo e, durante quel provino, alcuni Mister (Andrea Biffi e Massimiliano Sorgano, ndr) mi fecero entrare in campo a fare due palleggi per farlo rilassare».

SUGLI IMPEGNI CON L’ITALIA – «Sono onorato di far parte del gruppo della Nazionale e ci tengo a far bene ogniqualvolta scendo in campo. Abbiamo due risultati su tre (contro la Georgia domani alle ore 14.30) ma non facciamo calcoli: siamo campioni d’Europa in carica e vogliamo difendere il titolo fino alla fine». 

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