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Zola elogia Loftus Cheek e lo incorona tra i top nel suo ruolo: lo ha detto sul centrocampista del Milan!

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Zola elogia Loftus Cheek e lo incorona tra i top nel suo ruolo: lo ha detto sul centrocampista del Milan! Le parole dell’ex attaccante

L’ex attaccante di Chelsea e Cagliari, Gianfranco Zola, si è espresso così sull’ottimo rendimento di Loftus Cheek al Milan che lui stesso aveva previsto in estate, al momento dell’acquisto da parte dei rossoneri.

IL LOFTUS CHEEK DI OGGI – «Perché è un grandissimo giocatore e se trova continuità proteggendosi dagli infortuni è un vero top-player. Uno di quelli che permettono di fare un salto di qualità enorme: rompe gli equilibri, salta l’uomo, fisicamente fortissimo».

QUELLO DEL CHELSEA – «Confrontarsi con un campionato diverso arricchisce sempre, parlo per esperienza personale. Mettersi alla prova in un altro paese ti migliora e vale anche per lui. Oggi è ancora più completo».

IL SUO RUOLO – «Nasce esterno offensivo, destra o sinistra. Si è adattato a interno e poi è stato uno dei due centrali in mezzo. Con questa disponibilità ha potuto aggiungere alle sue caratteristiche l’abilità in fase difensiva. Resta però più efficace se schierato nella metà campo avversaria, più da mezzala che da trequartista. Un po’ più largo si sente a suo agio. Pioli è un bravissimo allenatore, sa bene dove collocarlo per renderlo sempre più incisivo».

QUANTI GOL PUÒ FARE? – «Può tranquillamente arrivare in doppia cifra: è sempre pericoloso, efficace in contropiede, decisivo negli inserimenti. In area fa valere la sua fisicità».

GLI INFORTUNI – «Sì, ha grandi doti ma gli è mancata continuità. Se mantiene questa costanza inciderà sempre di più nel rendimento della squadra».

SE PUÒ MIGLIORARE – «Potrebbe allenare di più il tiro da fuori. Con una potenza come la sua può arrivare più spesso alla conclusione dalla distanza. Aggiungerebbe anche questi gol al repertorio: oggi segna di più con incursioni, liberandosi con il dribbling o facendo leva sulla solita fisicità. Il tiro da fuori però è un gesto tecnico di base, può fare meglio».

IL PARAGONE CON MILINKOVIC SAVIC – «Ci sta tutto. Milinkovic resta più forte di testa, va a colpire con più convinzione. Ma Ruben ha un altro passo, è ancora più veloce e dinamico».

LA TECNICA – «Non credevo che un giocatore di quella stazza potesse essere tanto abile nel palleggio. Con Sarri proponevamo allenamenti in spazi ristretti e uno-due rapidi. Pensavo Ruben andasse in difficoltà e invece era bravissimo. Anche Maurizio rimase subito colpito».

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